Mese: Marzo 2021

Oli e Lubrificanti

FAQ: SIAMO SOTTO ATTACCO ALIENO?

Ogni tanto capita di ricevere una serie di domande dai consumatori di oli ed emulsioni che ciclicamente si ripresentano. Un po’ come dei piccoli avventurieri che si approcciano per la prima volta alla foresta. Un po’ come un bambino di pochi anni che chiede e richiede sempre le stesse cose. Le risposte che cerca gli servono per consolidare le sue conoscenze e placare la propria ansia. Se ti stai facendo delle domande rispetto alle emulsioni che utilizzi, sei sulla strada giusta. Farsi delle domande è il primo passo per preservare la salute dei tuoi operatori e del tuo parco macchine con un approccio migliorativo verso la qualità delle lavorazioni.

Un miglioramento a 360°. Ecco le principali domande che mi vengono fatte dai clienti:

Quali sono le conseguenze di un attacco batterico a livello delle emulsioni?

Devi sapere che i batteri si cibano fondamentalmente di olio. Quando la concentrazione batterica supera un certo limite è facile notare un impoverimento repentino della concentrazione di olio che si traduce in problemi di ruggine e instabilità dell’emulsione che viene privata dei suoi componenti principali.

Anche il pH si abbassa drasticamente perché le componenti alcaline dell’olio, che servono come protettivi per i metalli, vengono a mancare. La presenza batterica può dare adito alla formazione di melme maleodoranti che andranno ad intasare i filtri, si potrebbero depositare nei circuiti, nelle griglie di separazione e via al circolo vizioso.

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Oli e Lubrificanti

CATTIVI ODORI IN OFFICINA?

Mia figlia da piccola era una divoratrice seriale di cartoni animati e questo mi ha conferito per osmosi una certa conoscenza di questo vasto mondo dell’immaginazione. Ogni tanto infatti, dopo aver visitato alcune officine meccaniche, mi sento come il Maestro Splinter: anziano ratto mutante, padre adottivo e maestro delle tartarughe ninja che vaga in condotti puzzolenti per crescere e trasformare quattro esserini col guscio capitati per sbaglio nelle fogne, in abili guerrieri. Questo capita perché molto spesso, entrando in officina, vengo assalita da un odore tutto fuorché piacevole. Le definizioni più comuni che mi sono sentita dire sono: “Perdoni l’odore di topo morto, Signora”, “Ecco qui c’è un po’ puzza di fogna, non ci faccia caso” e, se c’è confidenza, scherziamo tutti con battute del livello “Chi ha messo le Superga senza calze?”, “Hai aperto tu il gorgonzola?” e via discorrendo fino alle cloache maleodoranti di Calcutta.

Tutto questo non è imputabile alla scarsa igiene di nessuno, tantomeno alla presenza di tartarughe mutanti nelle tubazioni dell’azienda. Il tutto è semplicemente riconducibile ad una scelta non corretta delle emulsioni.

Nonostante un inizio abbastanza goliardico, la questione è piuttosto seria. Per spiegarla al meglio bisogna fare un passo indietro e partire dalle emulsioni.

L’emulsione olio/acqua è un sistema piuttosto instabile ed è soggetto a rapida degradazione. Ricordiamoci sempre che, in media, abbiamo il 95% di acqua e solo il 5% di olio. Questo 5% di parte oleosa deve fare un lavoro decisamente complesso.

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